Lo sport dilettantistico in Sardegna

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Da Checcho Fele un monito agli arbitri:” Per chi bestemmia deve essere applicato sempre il regolamento che prevede l’espulsione”

Sul tema bestemmie in campo, vi proponiamo e apriamo il dibattito con i nostri lettori il punto di vista di Checco Fele stimato ex allenatore di Carbonia e San Marco Cabras ma anche dirigente sportivo”.

“Non c’è cosa peggiore che sentire una persona bestemmiare. Non c’è nessuna ragione al mondo che possa giustificare un obbrobrio simile. Figuriamoci se questo succede in ambito sportivo. Ed in particolare nei campi di calcio, cosa che purtroppo si verifica abbastanza di frequente. Sia che a bestemmiare siano gli atleti in campo, oppure i componenti della panchina. La cosa peggiore fra tutte poi, è che a dirle ( a volte a gridarle ) siano gli allenatori. Gli allenatori, ancor prima di essere dei tecnici sono degli esempi da seguire, degli educatori. Educatori ed esempi da seguire soprattutto nei confronti degli atleti più giovani.

Che ancora molto devono apprendere, anche da chi ricopre il ruolo di allenatore in una squadra. Un tale comportamento rende l’allenatore poco credibile, privo di qualsiasi carisma, oltre a passare per un maleducato. E quindi poco incline a ricoprire il ruolo. E per di più squalifica la società di appartenenza e la categoria degli allenatori. Le Società dovrebbero guardarsi dall’affidare la conduzione tecnica della propria squadra a persone del genere. La bestemmia rende, riduce ed assimila l’uomo a livello di una bestia, per usare un eufemismo. Ed a proposito di bestemmie durante una gara, vorrei ricordare ai signori arbitri di applicare ogni volta che è necessario, quindi più spesso, la norma del Regolamento di gioco che prevede l’espulsione”.

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