E’ indubbiamente una annata da incorniciare quella del 2023 per Mariano Barria, presidente del Macomer e una delle icone del calcio sardo. Dopo la grande gioia per la vittoria del campionato di Seconda Categoria e il ritorno in una serie più consona alla storia dei giallorossi, il numero uno macomerese è stato gratificato dal grande risultato elettorale in termini di preferenze alle recenti consultazioni comunali, cosa che gli ha consentito di essere nominato assessore allo sport dal sindaco Riccardo Uda.
Ed infine ciliegina sulla torta, Mariano Barria è stato premiato al Gran Galà del calcio regionale per la sua lunga carriera di calciatore e dirigente che lo fanno davvero una una delle icone del calcio sardo.
“Mariano- evidenzia il vice presidente del Macomer Francesco Marongiu– ha iniziato la sua carriera da giovanissimo come calciatore dimostrando fin da subito le sue brillantissime doti. Nonostante le tante sirene ricevute da società professionistiche ha sempre optato di proseguire negli studi, cosa che gli ha permesso di conseguire la laurea e continuare a giocare al calcio con grande successo nei campionati dilettantistici. Vero punto di riferimento per le persone che hanno avuto la fortuna di giocare con lui – sottolinea Marongiu- è stato un calciatore molto apprezzato anche da avversari e arbitri per la sua correttezza ed educazione. Finita la carriera di calciatore è stato convinto ad intraprendere quella di dirigente, per diversi anni quella di presidente e da poco anche quella di assessore allo sport del Comune di Macomer”.
Il Comitato regionale Sardegna presieduto da Gianni Cadoni ha assegnato la benemerenza regionale a Mariano Barria per una carriera leggendaria e uno stile in campo e fuori dal campo, unico nel panorama isolano. Un tributo che suggella una carriera straordinaria che ancora dovrà scrivere pagine importanti nella storia giallorossa del Macomer calcio.
In copertina il presidente del Macomer Mariano Barria premiato al Gran Galà del calcio sardo da due macomeresi: il presidente della Figc Gianni Cadoni e il dirigente regionale Andrea Contini.
Serafino Corrias
