Lo sport dilettantistico in Sardegna

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Andrea Pia si riaffaccia nel calcio regionale dopo le esperienze da tecnico federale e nell’Under 17 del Cagliari

Ha allenato tutte formazioni del Ghilarza sino all’ Eccellenza  e poi ancora lo Stintino nella stessa categoria, la Macomerese per diverse stagioni  in Promozione. E’ stato anche tecnico nel settore giovanile della Torres e poi   selezionatore della rappresentativa regionale  Figc Juniores ed Allievi. Nella scorsa stagione, vice allenatore del Cagliari under 17 nazionale. Ora, il tecnico norbellese Andrea Pia, si è preso un periodo di pausa. Non è però lontano dal calcio, studia  e osserva anche da vicino il calcio regionale iniziando a girare per i campi della Sardegna.

Andrea, ci racconti delle tue ultime esperienze?   

Dopo l’esperienza a Stintino in Eccellenza, interrotta per motivi di salute, ho accettato la proposta del comitato regionale per fare il selezionatore della rappresentativa regionale Juniores prima e Allievi dopo. Sono state tre stagioni fortemente condizionate dalla pandemia; ciò nonostante, abbiamo potuto giocare due tornei. Questa esperienza, per la quale ringrazio il Presidente Cadoni, tutto il comitato regionale e gli staff con cui ho lavorato, è stata molto importante per avere un quadro molto più chiaro sul panorama del calcio sardo e i giocatori del futuro. Soprattutto, ha permesso di poterci confrontare con i ragazzi della penisola e questo, a mio avviso, è molto importante perché spesso ci mancano le possibilità di  poter affrontare squadre diverse dalle solite.

Al Cagliari come ti sei trovato?

Dopo l’esperienza in rappresentativa, sono arrivato al Cagliari come vice nell’under 17. È stata un’ esperienza bellissima e un grande motivo di crescita sia professionale che personale. Non avendolo fatto pubblicamente, ne approfitto per ringraziare la società per l’opportunità concessa e lo staff con cui ho instaurato un ottimo rapporto. Lavorare nel calcio professionistico ti apre un mondo, ci vogliono grandissime competenze, uno studio continuo, non si può lasciare nulla al caso e bisogna curare anche i minimi particolari. Personalmente sono molto orgoglioso di aver lavorato nella società più titolata in Sardegna e tra le migliori in Italia e di aver avuto la possibilità di confronto con le società di serie A e B.

Perché non hai preso in considerazione l’opportunità di restare al Cagliari?

Per motivi lavorativi e personali ho dovuto interrompere il rapporto con il Cagliari Calcio. Ciò non significa che abbia perso motivazioni: approfitterò di questo momento di pausa per studiare e aggiornarmi e continuare a seguire sia il calcio dei professionisti, sia i dilettanti come del resto ho sempre fatto.

Un giudizio sul campionato di Eccellenza iniziato ieri?

Secondo me, il campionato di Eccellenza potrebbe essere uno dei più equilibrati degli ultimi anni. Sicuramente non ci sarà un gap di punti tra le prime due in classifica e le altre, come accadde invece nella stagione scorsa in cui Latte Dolce e Budoni avevano “ucciso” il campionato. Sarà un campionato dalla classifica molto corta e vedo tante concorrenti per la promozione e i playoff. Vedo anche tantissimo equilibrio in chiave salvezza, ci sarà da divertirsi. Non me la sento di nominare favoriti o meno, sicuramente ci sarà un bel confronto tra le società che hanno cambiato tanto con chi invece ha scelto la via della continuità sia nell’organico che nella guida tecnica.

Come giudichi invece la Promozione?

La promozione torna a due gironi da 18 squadre e questo, a mio avviso, ha portato le società ad alzare l’asticella. Il girone che conosco meglio è sicuramente il B e credo che  sarà di livello. Società come Nuorese e Alghero hanno dalla loro parte blasone e mezzi importanti, ma attenzione alle outsider ben organizzate come Macomerese, Bonorva, Sennori, Stintino, Usinese, Lanteri e Luogosanto; cito loro perché negli ultimi anni hanno sempre chiuso nelle prime posizioni e si sono rinforzate, ma anche Coghinas e Fonni si sono rinforzate a dovere. Credo che anche questo sarà un campionato molto equilibrato che riserverà delle belle sorprese sia per la vittoria sia in chiave salvezza.

Ne approfitto per fare i complimenti a Diretta Sport Sardegna per l’ottimo lavoro che fa, offrendo la possibilità di avere una grande visibilità al calcio dilettantistico regionale.

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