Quella che sta per iniziare sarà la 17esima stagione consecutiva da presidente dell’ Abbasanta, ma la sua storia parla di oltre mezzo secolo dedicato allo sport del proprio paese. Lui è Salvatorangelo Dessì, per tutti Tore, 67 anni, agente di commercio, da sempre nel calcio locale prima come giocatore, poi dirigente e infine da presidente. Ma il suo impegno verso ogni forma di attività sportiva l’ ha messo in pratica anche nei due mandati di amministratore comunale con sindaco Giuseppe Miscali, quando ha ricoperto l’ incarico di assessore allo sport. Tesserato come calciatore sin da piccolo con l’Abbasanta, società nella quale ha disputato circa venti stagioni ufficiali dalle giovanili alla prima squadra, ha contribuito alla conquista della promozione in Prima Categoria nell’ 82-83 con allenatore Antonello Dore e presidente Angelo Cherchi.
Quella squadra oltre a Dessì, era formata tutta da abbasantesi ad esclusione del macomerese Tonino Dechicu. Di quel nucleo facevano parte Roberto, Enrico e Stefano Marcangeli, Antonio Attene, Efisio Flore, Tore Pinna, Franco Mura, Tore Deiana, Rolando Carta, Giovanni Urru, Nanni Pinna, Tonino Marcis.
Da vice presidente di Adriano Bachis, nel 2005-2006, ha invece partecipato allo storico ritorno in Promozione. Lo stesso traguardo raggiunto invece da presidente al termine di due stagioni fa. Dessì è un vero innamorato della sua squadra, soffre da matti quando gioca e considera la società come una seconda famiglia. Ha un rapporto speciale con i giocatori e gli allenatori di turno, con i quali mantiene amicizie importanti anche dopo tanti anni.
“ Ai ragazzi cerco di trasmettere i valori che mi hanno sempre accompagnato durante tanti anni all’interno della società e nello sport in generale. Chi lo pratica in maniera seria normalmente acquisisce valori e regole che gli sono utili anche nella vita di tutti i giorni”. Altra cosa fondamentale per lui è sempre stato fare sport, ma senza mai fare il passo più lungo della gamba.
Anche nel prossimo campionato di Promozione – evidenzia Dessì- i nostri punti cardine rimarranno quelli di sempre: ottenere una tranquilla salvezza. guardare con attenzione al bilancio, far giocare quanto più possibile giocatori locali e del territorio, inserendo i giovani più meritevoli”.