L’ippodromo di Villacidro ha ospitato ieri la prima tappa del Gran Prix di Cross e puntuali ecco gli atleti della Guilcier Team schierarsi al via. Dagli “Esordienti” (il futuro atletico, e non solo, del Guilcier) ai Master. Gli ingredienti di una corsa campestre ci sono tutti: il freddo, la sabbia umida, il terreno smosso quanto basta (è piovuto sino alla sera prima,); gli ostacoli dislocati lungo il percorso, e gli immancabili interpreti del circuito, gli atleti giunti da ogni dove, e in buon numero.
      Quali motivazioni spingono gli atleti a rompere la quiete domestica di una domenica invernale per partecipare ad una corsa campestre impegnativa? Il senso del gioco, forse, che permette per una volta tanto di non sentire scorrere ferocemente il tempo su di sé. E così è. Perché se non riesci a staccarti dal quotidiano -qualche volta- e insisti nell’osservazione dalle cose degli uomini e della società ti accorgi che in ciò c’è poco di sensato attorno a te.
Ecco perché ci si può acquietare e trovare risposte alle nostre ansie , al senso dell’incompiuto, coltivando l’arte, la bellezza, lo sport, nel nostro caso la corsa. Bene. I nostri atleti come al solito si sono battuti al meglio gettando il cuor ben oltre l’ostacolo, tagliando tutti il traguardo dopo un impegno non da poco. Emanuele Concu Master 45 (un atleta che avrebbe avuto un grande futuro dietro le spalle…) ha anche centrato il risultato giungendo primo della sua categoria; ma anche quinto assoluto della competizione. Non da meno sono stati Antonio Piga, Salvatore Mancosu, Raffaele Medde e i giovani esordienti: Angelo Carta, Elisa Miscali, Nicola e Beatrice Concu e il ragazzo Riccardo Miscali, da quest’anno passato alla categoria agonistica.
 Domenica prossima c’è la campestre di Orani e state certi che il numero degli atleti che rappresenterà il Guilcier Team Ghilarza crescerà notevolmente. Diversi atleti avranno superato qualche malanno invernale, altri troveranno la giusta motivazione per esserci. Grazie per l’attenzione. Alla prossima.
Michele Licheri.
