Il 25 aprile è la festa della “liberazione” dal nazi-fascismo -non dimentichiamolo!- e si corre in libertà. In Sardegna si gareggia a San Teodoro, in località La Pischera, al memorial Alberto Ventroni. Una corsa campestre di 10 km che si corre tra gli effluvi salmastri di uno stagno pescoso e colorato dal rosso/bianco dei fenicotteri, e sotto un sole leone. Non un’ ombra di nuvole all’orizzonte; azzurro intenso e spaziale che si specchia maestoso sino al mare.
Gli atleti del Guilcer Team Ghilarza, (Mauro Oppo, Mario Murroccu, Raffaele Medde, Antonio Piga, Adalgisa Deriu) – mai domi – e gli esordienti: Elisa Miscali, Angelo Carta, Diletta Putzolu, nonché il ragazzo Riccardo Miscali, sgambettano e si producono in evoluzioni ginniche di stretching dinamico
propedeutico alla corsa che faranno.
Il tempo di far gareggiare tutte le categorie giovanili che in un attimo, al via, gli attori della gara clou, lanciatissimi e motivati, hanno già gettato il cuore oltre l’ostacolo. Chilometro dopo chilometro ogni stilla di sudore concorrerà alla loro personale catarsi; alla loro personalissima sfida: tagliare il traguardo.
Per giungere in porto ogni vanità dovrà essere ridimensionata, domata, messa al servizio di qualcosa di più importante. Perché l’atletica non è solo sforzo fisico titanico ma anche gimnasyum di valori. E così sarà che nella bellezza del gesto si realizzerà l’impresa: arrivare. Conoscere attraverso il viaggio nella corsa -che è anche viaggio in se stessi- eleva, emancipa, arricchisce; amplia la visione sul mondo; in qualche modo, silenziosamente, germina frutti della condivisione.
Digressioni a parte. Come è andata? Bene. Mauro Oppo primo di cat. SM 60; Mario Murroccu terzo SM 50, Antonio Piga terzo SM 60, Raffaele Medde settimo SM 55; Gisa Deriu terza SF 50; Riccardo Miscali secondo cat. Ragazzi; Elisa Miscali quarta esordienti 8, Angelo Carta terzo, es. 8, Diletta Putzolu sesta, es. 8.
Michele Licheri.
